La discesa diretta dal Piz Boè verso Arabba è uno degli itinerari fuoripista esteticamente e sciisticamente più belli del Dolomiti Superski.
Quando dalla Porta Vescovo si ammira lo sbalorditivo panorama verso il Sella, il grande canale che taglia la possente barriera rocciosa attira l'attenzione di ogni fuoripistaiolo al quale viene spontaneo chiedere: "Si può scendere per di là?". La risposta è "Sì e con una meravigliosa sciata!".
La Val delle Fontane chiamata anche la Direttissima del Piz Boè è un itinerario fuoripista alla portata di moltissimi sciatori.
La discesa non presenta pendenze esagerate, le difficoltà principali sono la salita sci sullo zaino al Piz Boè per il sentiero estivo (comodi e spesso essenziali i ramponi), l'individuazione della via di discesa più adeguata ed infine, questione più importante e di massima importanza, capire quando è il momento giusto per scendere.
È importante trovare sia una buona qualità della neve che, soprattutto, una stabilità del manto nevoso adeguata. Essendo esposto a Sud non va sottovalutato il pericolo valanghe!
Val delle Fontane - Direttissima del Piz Boè
L'accesso alla vetta del Piz Boè (3152 m slm) è facilitato dagli impianti di risalita. La funivia del Sass Pordoi porta gli sciatori oltre i 2900 m slm e pertanto l'avvicinamento si riduce alla sola salita della piramide del Piz Boè.
Usciti sul grande e panoramico terrazzone chiamato a ragione "La terrazza delle Dolomiti" si può fare una prova ARTVA automatica e mettere fin da subito gli sci.
Si attraversa la prima parte del grande altopiano roccioso fino a scendere alla Forcella Pordoi (itinerario comune a quasi tutte le discese della zona). Dalla Forcella Pordoi si prosegue in direzione della Capanna Fassa seguendo le tracce del frequentato itinerario della Val Mezdì.
Superata la prima parete anziché girare verso sinistra (Nord) si prosegue in direzione Nord-Est seguendo i segnavia del sentiero estivo.
Se la neve è ventata, dura e compatta bisogna proseguire calzando i ramponi (attenzione a non sottovalutare il pericolo di lastre improvvise di neve ghiacciata). Nella prima parte ci si aiuta con il cavo metallico che quasi sempre esce dalla neve nei punti più esposti.
Con attenzione si arriva senza particolari difficoltà alla Croce di Vetta nei pressi del rifugio Capanna Fassa. Magnifico il panorama sulla Marmolada, sul'Alta Val Badia, sulle piste di Arabba e su tutta la Val Cordevole ed Agordino.
Dalla vetta si vede già perfettamente la prima parte della discesa: un ampio pendio che porta ad una evidente forcella dalla quale parte il tratto più spettacolare della discesa ovvero il grande canalone incassato tra le alte rocce dolomitiche.
Attenzione che in caso di innevamento non buono nei primi metri della discesa ci possono essere dei sassi affioranti particolarmente ostili con le solette degli sci e pericolosi.
L'unica difficoltà che si incontra prima di arrivare all'imbocco del canalone è il superamento di una piccola parete rocciosa. In caso di innevamento ottimale si fa senza problemi, con poca neve bisogna prestare molta attenzione.
Arrivati alla forcella l'elegante canalone appare in tutta la sua magnificenza. In fondo si vede la strada che da Arabba sale al Passo Pordoi ed ai lati immense pareti di roccia. Il canale è largo mai meno di una decina di metri e la pendenza non è mai esagerata. Si scia che è una bellezza!
Alla fine del canale si gira di netto verso destra (attenzione a non proseguire dritti) e si torna a sciare al sole su pendii aperti.
Si prosegue verso Sud-Ovest e si torna a scendere in un grande canalone innevato (attenzione alle valanghe). Con attenzione si supera una barra rocciosa scegliendo il punto in cui la neve è maggiore e più stabile scendendo su un grande pendio aperto con bellissima vista sulle piste da sci di Arabba.
A questo punto si scende tenendo la destra andando a finire sulla traccia del fuoripista che scende dall'Ossario Militare Germanico del Pordoi. Con una comoda stradina battuta si giunge in prossimità degli impianti di risalita del Pont de Vauz (seggiovia Alpenrose e Cabinovia Fodom).
Una volta fatta la discesa della Val delle Fontane non guarderete più la parete Sud del Sella nello stesso modo. Avrete sempre una bella sensazione guardando quel grande ed elegante canalone sotto il Piz Boè.