Il fuoripista La Vizza (detto anche Forfesc basso) è uno dei più conosciuti e apprezzati itinerari freeride del comprensorio sciistico di Arabba zona Porta Vescovo.
Come per tutti gli itinerari fuoripista è richiesta non solo una ottima padronanza della tecnica ma, soprattutto, un’approfondita conoscenza delle condizioni di sicurezza e stabilità del manto nevoso.
Ricordo che lo sci fuoripista non svolge su terreni e ambienti preparati e sorvegliati e si pratica a proprio rischio e pericolo (e soprattutto è necessario non mettere a rischio la sicurezza degli altri).
L’accesso al fuoripista la Vizza si prende direttamente dalla pista Salere, uscendo sulla sinistra al termine del tratto piano, poco prima che essa inizi ad aumentare la propria pendenza.
In altre parole verso la fine del tratto in semipiano della pista Salere si esce sulla sinistra e si punta ad una vistosa selletta; spesso si trova la stradina di accesso già profondamente tracciata.
Si prosegue con il sentierino che porta, passando sotto a pericolosi pendii spesso carichi di neve (fare molta attenzione), ad una curva con la quale si aggira una barra di roccia. Passato lo spigolo si aprirà davanti a noi il gigantesco pendio dell'itinerario La Vizza (o Forfesc basso).
In funzione di quanto è già stato tracciato e di quale pendenza si desidera sciare si può decidere di sciare subito sulla massima pendenza o proseguire con il traverso avanzando in direzione del Sass Becè - Passo Pordoi (Ovest).
Chi desidera una pendenza maggiore si butterà a destra quasi subito, chi invece preferisce sciare su pendii più dolci e meno pendenti continuerà il traverso finché troverà la linea che preferisce (fare sempre attenzione che sopra di noi ci sono versanti potenzialmente valanghivi).
La neve è spesso molto buona poiché esposizione e quota proteggono la neve dal sole e dal vento.
Si scende senza una linea obbligata dapprima in campo aperto e poi in un rado e divertente boschetto. Ad un certo punto si incrocia la pista Alpenrose: chi desidera può proseguire per la pista e tornare alla seggiovia Alpenrose e cabinovia Fodom mentre chi vuole continuare con il fuoripista prosegue superando la pista.
I boschetti oltre la pista Alpenrose sono piuttosto fitti. Per essere divertenti è necessario che vi sia molta neve. Al termine dei boschetti si incrocia la pista Pordoi e si torna facilmente agli impianti di Arabba.
Attenzione al pericolo valanghe
Il fuoripista la Vizza è un bellissimo itinerario adatto anche a chi desidera muovere i primi passi in freeride (purché accompagnato). Da fare attenzione che nonostante sciisticamente non sia impegnativo, questo itinerario ha degli oggettivi e importanti pericoli in fatto di scariche nevose e valanghe.
Per rendere la sciata fuoripista più lunga e continua è possibile, sempre a proprio rischio pericolo, iniziare la discesa già dalla Porta Vescovo uscendo di pista fin dalla famosa forcella da cui partono le piste.
In questo caso si esce sulla sinistra e si percorre un lungo traverso che passa sotto i cannoni antivalanga (giusto per sottolineare la pericolosità di questo sport).
È quasi superfluo ribadire che anche questi prendi sono molto pericolosi in fatto di pericolo valanga e chi si avventura in queste zone deve farlo cosciente del pericolo a cui può andare incontro.