Il nome di questa escursione è nato durante una chiacchierata con degli amici: "che giro hai fatto?". Alla risposta "da Passo Giau al Rifugio Nuvolau, poi sono sceso alla Forcella Nuvolau dove sorge il Rifugio Averau e sono salito al monte Averau" ci siamo accorti che è il giro delle montagne e località che finiscono con la vocale U.
Questa gita dà il meglio di se nei periodi di bassa stagione quando c'è poca gente e si riesce ad ammirare il panorama con il necessario silenzio. In alta stagione tutta la zona, complici gli impianti di risalita, è molto frequentata e questo ne limita la bellezza.
Periodo ideale per godere lo spettacolo di quest'area delle Dolomiti, secondo me, è fine ottobre, prima della neve, quando ci sono i colori dell'autunno.
Dal Passo Giau al Rifugio Nuvolau per la Ferrata Ra Gusela
Dal Passo Giau si seguono le indicazioni del sentiero con segnavia n. 443 e 438 che portano sotto le pareti Sud della Gusela del Nuvolau.
Il sentiero prosegue girando leggermente verso Est e regalando incredibili vedute sulla conca di Cortina d'Ampezzo e sulla "balconata" dei Lastoi del Formin e Croda da Lago.
Questa prima parte della gita prosegue in piano con leggeri saliscendi. Giunti in prossimità di un bel prato con una straordinaria vista sulla Tofana di Rozes e punteggiato da dei grandi massi di roccia (località Forame) si incrocia il segnavia per il sentiero 438.
Da questo punto l'escursione cambia carattere: ora il sentiero si "impenna" ed inizia a prendere quota con decisione con una lunga serie di tornanti. La salita tuttavia non è mai noiosa poiché si gode di un panorama incredibile sulle Dolomiti di Cortina d'Ampezzo.
Si sale faticosamente prendendo rapidamente quota fino ad arrivare ad una piccola forcella dalla quale si vedono i cavi della Ferrata Ra Gusela.
Questa ferrata è ideale per i principianti e per chi è agli inizi con questo tipo di escursioni. Non è lunga e permette a chi non se la sente di "girare i tacchi" e tornare al Passo senza alcun pericolo.
Con le dovute precauzioni può anche essere una delle prime ferrate da fare con i bambini (ovviamente chi li accompagna deve conoscere molto bene l'itinerario).
Calzata l'imbragatura, fissati i cordini ed indossato il casco si può partire per affrontare il breve tratto di via ferrata. Non si dovrebbe scrivere ma i più esperti possono affrontarla anche senza imbrago.
La prima parte è una comoda progressione su comoda cengia leggermente esposta. Il cavo metallico in questo caso serve come corrimano e per fare sicurezza.
Si prosegue aggirando una valletta e si arriva al tratto più difficile della via ferrata Ra Gusela: il cavo è tirato pressoché in modo verticale su per una lama di roccia.
Con attenzione e assicurandosi che i piedi siano sempre su degli appoggi solidi (il terreno è un po' marcio e friabile) si risale prestando sempre attenzione a non muovere sassi.
Nella parte alta di questa "lama rocciosa" si incontra una scaletta che ci permette di guadagnare la fine del primo tratto attrezzato e di sbucare in un "lunare" altopiano roccioso ai piedi del Nuvolau e della Gusela.
Con attenzione si seguono i segnavia che con un'ampia curva portano sotto le rocce su cui sorge "a nido d’aquila" l'affascinante Rifugio Nuvolau a 2574 m slm.
Secondo tratto attrezzato prima del Rifugio Nuvolau
Poco prima di giungere al rifugio c'è un secondo tratto attrezzato con cavo metallico. La difficoltà in questo caso è leggermente maggiore e l'esposizione percepita è piuttosto elevata. Tuttavia con un po' di concentrazione si supera senza grandi difficoltà.
Il premio dopo questa fatica è l'arrivo alla terrazza del Rifugio Nuvolau uno dei più bei belvedere delle Dolomiti Venete!
Dopo aver ammirato l'incredibile panorama che si gode soprattutto sull'Alto Agordino dal Rifugio Nuvolau in pochi minuti per comodo sentiero si scende fino a Forcella Nuvolau dove sorge il grande Rifugio Averau a 2413 m slm e dove arriva la seggiovia Fedare - Nuvolau.
Via ferrata per la vetta del Monte Averau
Da Forcella Nuvolau, poco sopra l'arrivo della seggiovia biposto Alpe Potor - Nuvolau si prende l'evidente traccia del sentiero che porta alla base delle pareti del Monte Averau dove parte la seconda ferrata di questa escursione, la Ferrata dell'Averau.
La prima parte della via ferrata risale ed aggira una parete quasi verticale fino ad un punto in cui c'è la possibilità di scegliere quale via percorrere. A sinistra si risale uno stretto e scuro camino nella roccia, la parte di destra consente di superare la paretina verticale.
Il cavo torna ad essere unico e dopo aver superato una gola permette con un ultimo strappo di sbucare nel grande anfiteatro roccioso dell'Averau. Già si vede la grande croce di vetta ma la strada da fare è ancora molta.
Seguendo le tracce del sentiero in meno di mezz'ora si arriva alla vetta del Monte Averau a 2647 m slm, una delle cime più panoramiche della zona.
Eccezionale la vista sul Civetta, Pelmo e sulle vicine Tofane; il ghiacciaio della Marmolada appare in tutto il suo splendore a fianco dell'imponente Sella.
Più lontane vi sono numerose cime dolomitiche e con il bel tempo si riescono a vedere anche i ghiacciai austriaci.
Per tornare alla Forcella Nuvolau bisogna percorrere la via di salita a ritroso.
Prestare molta attenzione durante la breve via ferrata a non muovere sassi che potrebbero ferire gli escursionisti che stanno salendo.
Dalla Forcella Nuvolau seguendo il sentiero con segnavia 452 si torna al Passo Giau.
Molto bella anche questa parte dell'escursione che attraversando i Masarei de Pieza passa sotto le imponenti e verticali pareti del Nuvolau spesso sfidate da numerosi arrampicatori alle prese con qualcuna delle vie di roccia presenti.