La pista della Pala di Santa è la più temuta dello Ski Center Latemar... ma è anche la più ambita.
Il suo lungo e ripidissimo muro è visibile da tutto il comprensorio Ski Center Latemar, la skiarea che collega Predazzo, Pampeago e Obereggen. Sono davvero pochi gli sciatori che riescono a fare delle curve belle e pulite sul muro centrale il quale oltre a offrire una spettacolare vista sul Latemar è uno dei più ripidi di tutta la Val di Fiemme se non di tutto il Trentino.
La pista nera Pala di Santa ufficialmente parte dalla stazione di monte della veloce ed omonima seggiovia. In realtà tantissimi sciatori preferiscono "una volta fatto 30, fare 31" ovvero continuare la salita in quota prendendo lo skilift Plateau e raggiungere i circa 2430 m della stazione di arrivo.
Partendo dalla massima quota raggiungibile sulla Pala di Santa, la prima parte è bellissima: un larghissimo pendio che sembra terminare ai piedi delle pareti rocciose del Latemar. La prima parte della pista si chiama Plateau ed ha una pendenza modesta ma sufficiente per inanellare una bella serie di veloci curve in conduzione. Per chi vuole sciare la pista nera Pala di Santa questo tratto può essere visto come un ottimo "riscaldamento"!
Si giunge ad un bivio: sulla destra si trova la variante facile che con numerosi zig-zag tra i boschi porta a valle. Il famigerato muro della Pala di Santa si prende scegliendo la variante di sinistra, quella indicata con evidenti e chiari cartelli che informano che si sta sciando una pista molto difficile.
Superati i cartelli si percorre ancora qualche metro di pista facile e poi all'improvviso ecco aprirsi sotto i nostri piedi la voragine del muro della Pala di Santa. Un lungo e ripidissimo muro punteggiato di sciatori più o meno in difficoltà. Sopra il muro si apre uno straordinario panorama sul Latemar.
Con timore si inizia a fare le prime curve mentre la pendenza aumenta a dismisura. La parte centrale della pista, soprattutto a fine giornata è piuttosto "spellata" e ghiacciata. Per chi non ha le lamine preparate alla perfezione si trovano condizioni più facili sui lati esterni della pista dove solitamente è presente della neve riportata che aiuta a chiudere le curve senza prendere troppa velocità.
Vietato cadere: non è raro che uno sciatore sbagliando una curva ad inizio del muro se lo debba fare tutto "a pelle d'orso" fino a quando la pendenza diminuisce ☺ La pendenza massima raggiunta dalla pista è del 58%.
Gli sciatori più bravi si divertono mettendosi alla prova: sono pochissimi quelli che riescono a fare una serie continua di belle curve da cima a fondo del muro, sia per la sua pendenza sostenuta che per la sua lunghezza.
Alla fine del muro inizia uno straordinario tratto di media pendenza nel quale si possono, finalmente, mollare i freni e giungere fino alla partenza della seggiova Pala di Santa in tutta velocità sciando con curve veloci, condotte e rilassanti.
Chi lo desidera anziché fermarsi alla seggiovia Pala di Santa può continuare sulla pista Val Todesca e tornare ai parcheggi di Pampeago avendo sulle gambe una discesa lunghissima ed impegnativa di circa 650 m di dislivello (la maggiore differenza tra le quote di partenza e arrivo per una pista nello Ski Center Latemar).
Che altro dire: siamo di fronte ad una delle piste più difficile di tutta la Val di Fiemme e questo richiede un certo "rispetto". Lo sciatore che non ha una buona confidenza con gli sci o che non si sente sufficientemente preparato è meglio che non si avventuri sulla Pala di Santa. Oppure deve scendere per la stradina che permette di evitare il muro.
Rispetto alla vicina pista nera Torre di Pisa, il muro della Pala di Santa è probabilmente più breve ma più ripido.
Altro tracciato famoso per la sua difficoltà è il muro della variante difficile del Monte Agnello chiamata Variante Naturale Allenamento. Si tratta di due pendii molto ripidi posti in successione intervallati da un cambio di pendenza. Probabilmente la massima pendenza che si raggiunge nei due muri è maggiore rispetto alla pendenza massima della Pala di Santa ma la lunghezza è decisamente minore pertanto la difficoltà percepita (e forse anche reale) è minore.
Molto interessante, per ammirare la Val di Fiemme, è la salita al vicino punto panoramico che si raggiunge con pochi minuti di passeggiata dalla stazione di monte dello skilift Plateau.